giovedì 30 dicembre 2010

Notte di un pre-Capodanno qualsiasi.

Memorie di un pre-Capodanno qualsiasi.
Che poi manco è Capodanno. Anzi.
E' mezzanotte passata, tecnicamente è già il 31 dicembre.
Passa veloce il tempo.
C'è il mio vicino di casa che tira petardi fuori dalla mia porta. Giuro che lo ammazzo.
Trippa isterizza quando ci son ste cose. Povero.
Trippa è il mio gatto.
Mi pento di non esser uscita a minacciarlo. Una volta ogni tanto dovrei farlo.
Il mio vicino di casa, intendo.
Sono stanca, ho sonno.
Sono qui, davanti al computer che faccio dei DVD.
Le petit Nicola, Il favoloso mondo di Amelie, Quando la moglie è in vacanza e Colazione da Tiffany.
Che combo. Potrei innamorarmene.
Oh, finalmente il silenzio.
Quel grassone si è dato una calmata.
Questa volta vale sia per il mio vicino di casa che per il gatto.
Ho questo nuovo libricino della Autostrade che mi piace un sacco.
Ieri ho fatto tre nuove foto, ne vado fiera. Il mio nuovo obiettivo è una gran figata.
Domani (sta) sera festeggerò il Capodanno a Torino.
Preferivo starmene a casa. Una cosa molto in stile Sex and the City, the Movie: Carrie, una zuppa calda e un musical. Meet me in Saint Louis.
Cioè, è perfetto.
Invece no. Sti bastardi mi hanno obbligata ad uscire. Me la pagheranno.
Per colpa loro non avrò mai il titolo di Miss ANTI-MONDANITA' 2010.
Ed ecco un altro botto. Ma basta cazzo. Che pesantezza.
Ho il raffreddore, non sento i gusti. La cosa mi innervosisce.
Domani dovrò lisciarmi i capelli. Che stress.
Ho sempre voluto essere un uomo. Pelato magari.
Che delirio.

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