martedì 8 marzo 2011

Ragazze interrotte.










Disperazione quotidiana, una giornata andata "male".

Sta mattina mi sono alzata col piede sinistro, quello giusto, come direbbe Morgan.
Non ho dormito bene sta notte, continuavo a muovermi nel sonno e la cosa peggiore è che me ne rendevo conto ma non riuscivo a fare niente per migliorare la situazione. Sono matta.
Verso le 8 ho capito che sarebbe stato inutile tentare di riposare seriamente e mi sono decisa a fare colazione, vestirmi e ad andare a scuola.
Accendo la macchina e cantando a squarciagola Photographs di Rihanna e Will.I.Am mi sono diretta verso Casale.
Giorno di mercato, merda, me l'ero scordato. Un casino indecente, grazie al cielo la mia scuola non è del tutto in centro dove, appunto, c'è il mercato.
Bene, mi avvicino al parcheggio dove di solito staziono la macchina e... Non un posto libero. Non uno, lo giuro. Neanche per sogno c'era.
Faccio un giro del parcheggio per essere sicura che un ultimo posto non mi sia sfuggito e infatti eccolo lì, al sole, addirittura. Mi avvicino per parcheggiare ma in una frazione di secondo una punto bianca, spuntata da non so dove, si lancia in contromano per fottermelo. Bastarda. Spero ti si buchi una gomma.
Ok, opto per un altro parcheggio: piazza della stazione, di certo un posto libero ci sarà.
Certo, illusa. I posti non a pagamento a Casale sono parecchio rari, non mi meraviglio che non ne abbia trovato nemmeno uno.
Il mio limite di sopportazione era arrivato al limite, nei giorni di mercato, poi, la gente scema spunta fuori come funghi in autunno quindi ho tristemente deciso di andare a casa.
Volevo davvero andare a scuola! Seriamente.
Per una volta ogni tanto che non mi lamento.
Bene, sono tornata a casa e mi sono fatta una piadina stracchino e rucola, giusto per consolazione.
E poi visto che nel frattempo è spuntato fuori il sole sono andata in giro per Ozzano a fare delle foto rischiando, peraltro, di essere investita un paio di volte dal postino.
Lo odio quel postino. cioè si diverte proprio ad andare ai 100 km/h nelle stradine strette del paese.
Fatto sta che rientrata in casa mi sono accorta di avere tanta, tantissima fame.
Apro il frigo: vuoto. Apro lo scomparto merendine: nulla che mi facesse gola.
Ok, è una giornata decisamente no sotto certi punti di vista.
Domani alla seconda ora ho un'interrogazione di inglese, il libro è a scuola. E non ho nessuna voglia di andare a prenderlo.
Non so come farò a studiare ma vabhè, dettagli.
Dopo tutto, in 5° liceo, uno dovrebbe anche imparare a cavarsela da solo.